Il TAR del Lazio, nelle settimane prossime avrà modo di occuparsi di due situazioni legate al mondo del gioco d’azzardo. La prima parte da Betplus, una azienda che appartiene all’internazionale gruppo “AWG” (multinazionale che opera nel settore dell’intrattenimento da oltre 25 anni) e ha ottenuto i diritti di installazione delle VLT fisiche (denominati anche Totem) pagandoli all’incirca 180 mln di euro.
Dopo l’approvazione del decreto del 10/1/2011 che, ne disciplina i giochi di abilità e di fortuna a distanza, ha di fatto “aperto la dogana” anche le slot machine online, Betplus ha cominciato a intravedere a rischio la bontà del proprio investimento. Gli avvocati preposti dell’azienda hanno quindi presentato un reclamo al TAR del Lazio, sostenendo che il decreto, addirittura costituirebbe una violazione dell’articolo 97 della Costituzione.
Le condizioni offerte alle VLT online infatti non sarebbero paritarie, ma ben più vantaggiose di quelle tradizionali: poche spese d’investimento (1.000 euro contro i 40 mila euro dei totem), minore tassazione fiscale (1 contro il 4 per cento), minori controlli per il gioco a distanza e limiti di scommessa molto più elevati (sino a 1.000 euro, contro i 10 del fisico). L’approvata legge prevede che le video slot machine non siano legali in Internet prima della data del 31 ottobre.
Per il momento, comunque, il reclamo non prevede una sospensione cautelativa: almeno in questo caso non dovrebbero esserci quindi ulteriori rimandi di natura legale. Betplus, tuttavia, si riserva la possibilità di proporre una sospensione dopo il 1° ottobre, se qualcuno proponesse l’omologazione di un gioco simile a un altro già esistente sulle slot fisiche. Questa telenovela insomma, promette di appassionare tutti anche per il prossimo futuro.