Il ramino secondo i giocatori Usa: regole e segreti, origini. Se il mondo del Gin Rummy non lo avesse bandito dai tornei per manifestare superiorità, il poker non avrebbe conosciuto uno dei suoi giocatori più famosi. Stiamo parlando della leggenda Stu Ungar, che negli anni ’60, a soli 10 anni, vinse il suo primo torneo contro avversari molto più esperti. Visti i suoi successi vale la pena fare qualche partita a questo gioco, perfetto per sviluppare abilità strategiche e senso tattico.
A differenza della maggior parte dei giochi di carte, le cui origini si perdono nella Storia, e a volte persino nei miti e nelle leggende, la nascita del Gin Rummy ha una data precisa e si conosce perfettamente il suo ideatore, anzi, gli ideatori, poiché il gioco venne inventato dal signor Elwood Thomas Baker e da suo figlio Charles Graham nel 1909. I Baker, padre e figlio, lavorano entrambi nel mondo del cinema in qualità di registi e produttori, ma evidentemente il loro estro creativo trovava sbocco anche in altre attività, tra le quali i giochi con le carte. L’idea di fondo del Gin Rummy era quella di creare un gioco con una base di tradizione meccanica in sequenza numerica, o di 3 carte uguali, ma che fosse veloce da giocare.
A voler essere precisi, però, anche in questo caso è possibile risalire nel tempo. Questo metodologia di unire le carte tra loro, infatti, dovrebbe derivare dal “Conquian”, un gioco del ‘600 nato in Messico che, ripreso a sua volta dal classico “Mahjong” (molto giocato online, ma anche nei casinò tradizionali), che funziona proprio tramite l’accorpamento di combinazioni fra tessere uguali. Come si gioca A Gin Rummy si gioca con un mazzo da 52 carte (non si usa il Jolly).
Vengono distribuite 10 carte a ciascun giocatore e, la prima del mazzo restante viene girata (scoperta) sul tavolo. L’obiettivo: è quello di ordinare le proprie carte in gruppi di minimo 3 carte uguali (per esempio tre assi, tre jack e via così) o in sequenza dello stesso seme (per esempio dal 2 al 6 di fiori). All’avvio della partita: il giocatore di turno può decidere se pescare la carta scoperta o se cederla all’avversario che potrà decidere se tenerla o meno. Nel caso rifiuti, il turno al primo giocatore dove il giocatore potrà prendere una carta dal mazzo (pescare). Si procede pescando e scartando nel tentativo di ordinare le carte che si hanno in mano in modo da aprire, o “bussare”, scoprendo sul tavolo le carte nelle loro combinazioni. Quelle che restano scombinate, cioè non inserite in una delle combinazioni create, vengono chiamate “deadwood”, che in italiano può essere tradotto come “legna secca”. E’ possibile “bussare” solamente se il totale della carte “scombinate” lo stesso o inferiore a dieci, con l’Asso che ha il valore di 1 e le carte figurate 10. Se il giocatore che ha “bussato” dispone sul tavolo da gioco carte scombinate, l’antagonista può abbinare (attaccare) a queste carte quelle che ha in mano in modo da gettare un valore di punti che potrebbe pagare.
Per esempio si può attaccare il 7 mancante a un tris di 7. Se invece chi bussa non ha carte scombinate allora si dice che si tratta di un Gin. La mano viene vinta dal giocatore che possiede carte scombinate che hanno il punteggio inferiore. I punti che si acquisiscono sono la differenza fra il valore delle carte proprie scombinate e quelle dell’avversario. Per esempio, se si rimane con un 7 scombinato e il rivale ha una coppia di 10 si guadagnano 13 punti. Si procede di mano in mano fino a raggiungere il punteggio prefissato per vincere la partita.
Strategie di gioco
Il Gin Rummy è un gioco semplice se paragonato alle sue varianti più conosciute come la Scala 40, ma questo non significa che non sia necessaria un po’ di strategia per ottenere la vittoria. La rapidità con cui si arriva a bussare è fondamentale per vincere. Nelle prime fasi, la tecnica migliore è quindi quella di non fissarsi, ossia non rimanere troppo fermi nelle decisioni in attesa di combinazioni più evidenti e avere una strategia il più possibile fluida, privileggiando quelle carte che possono tenere aperte più soluzioni.
La psicologia
Cerchiamo l’aspetto psicologico delle carte che vengono gettate o scartate. Scartare, per esempio, un 6 potrebbe far sospettare al nostro avversario che quella carta non è utile alle nostre combinazioni e portarlo a scartarne altri nelle fasi successive quando invece è proprio di un 6 che abbiamo bisogno, ovviamente di un seme diverso da quello che abbiamo scartato. Lo stesso vale quando peschiamo una carta dagli scarti invece che dal mazzo. Prendendo una carta scoperta (quindi visibile a tutti i giocatori), infatti, diamo delle informazioni su che tipo di strategia di gioco stiamo cercando di effettuare.
Questo se una precisa carta non ci faccia vincere la mano, quindi, è sempre opportuno prendere una carta coperta dal mazzo e nascondere il nostro gioco. Per ciò che riguarda il calcolo probabilistico, è meglio formare le combinazioni usando le carte medie invece che quelle alte/basse. A conclusione dei tris, infatti, gli Assi e i Re possono essere usati solo all’estremità di una combinazione.
Le carte medie come il 7 sono in modo particolare importanti, perché sono le carte che offrono il maggior numero possibile di combinazioni Velocità Un caso classico è la coppia dove una delle due carte è anche utile per una sequenza, Per esempio con in mano un 5 di fiori e un 6 di quadri, pescare un 5 di quadri tiene aperte due combinazioni (il tris di 5 o la sequenza di quadri).
La formazione di almeno una combinazione da quattro carte permette di arrivare con maggiori probabilità al Gin, dato che basteranno due tris per chiudere la mano. Un buon suggerimento e poi quello di non esitare a bussare quando si verificano le condizioni. E’ certo che, il, bonus da 25 per realizzare il Gin fanno piacere al giocatore, ma gli stessi punti possono essere realizzati “fregando” sul tempo gli avversari e contando sul fatto che stiano giocando per il Gin tenendosi magari in mano una carte scombinate di valore basso. A quel punto persino con un 10 in mano si guadagnerebbe il bonus.
Le carte da scartare
Come tendenza è opportuno scartare le carte che hanno un valore maggiore o alto. Se fanno parte di una coppia o hanno una possibilità di sequenza, “regaliamo ai nostri avversari 6/7 possibilità di andare a pesca e poi, se nulla si crea, liberiamocene per non rischiare di rimanere con molta legna secca. Attenzione però, se usiamo spesso questa tattica il nostro avversario se ne potrebbe accorgere e in quel caso indugiare qualche pescata in più con le coppie alte in mano in attesa dei nostri scarti.
Questa tattica, ovviamente, funziona anche al contrario, ossia se è l’avversario ad adottarlo in modo sistematico. Ricordiamo quindi che le carte che possediamo rappresentano soltanto il 50 per cento delle possibilità di vincita, l’altro 50 per cento è nelle mani dell’avversario. Teniamo d’occhio le sue mosse.
Le regole del gioco online
Il Gin Rummy è ospitato sia dalla sala da gioco online Lottomatica, sia su quella di Sisal. Le regole, il funzionamento e la grafica sono esattamente le stesse, quindi giocare sull’una o sull’altra è una pura questione di preferenze. Il regolamento base è lo stesso a quello del gioco reale, quindi sono valide tutte le convenzioni relative all’apertura della mano, al tipo di combinazioni valide e alle condizioni necessarie per bussare.
Le differenze principali riscontrabili in questa versione di gioco digitale riguardano, come è tipico delle partite online, le restrizione di tempo. Non c’è un limite massimo di quanto può durare la partita ma ogni giocatore ha a disposizione soltanto 30 secondi per pescare o scartare una carta, la termine dei quali la mano viene considerata persa automaticamente. L’esaurimento delle carte del mazzo comporta l’annullamento della mano in corso, ma non della partita, che viene ripresa dopo una nuova distribuzione. Il fattore tempo è importante non tanto perché il giocatore più veloce ottiene punti extra, quanto per cercare di realizzare le proprie combinazioni in fretta e bussare lasciando così l’avversario con molte carte scombinate.
Bussare, infatti, termina istantaneamente la mano in corso e obbliga l’avversario a mostrare le proprie carte. Il computer, a quel punto, si occupa di attaccare automaticamente le carte dove è possibile e calcola la differenza tra i punteggi. Ci sono due tipi di bonus che è possibile aggiudicarsi: il primo è quello che si guadagna facendo Gin, cioè bussare senza avere in mano carte scombinate, e vale 25 punti extra. Il secondo lo si guadagna quando si bussa con un totale delle carte delle scombinate uguale o superiore a quello dell’avversario.
Per esempio, se si bussa con un dieci scombinato e l’avversario, al termine degli eventuali attacchi, resta con un totale più basso di 10, allora viene assegnato anche questo bonus. Si tratta in pratica di un modo per punire il giocatore che ha esitato troppo a bussare pur essendo nelle condizioni di farlo. Tornei e tavoli Sia Lottomatica, sia Sisal prevedono l’iscrizione obbligatoria alla sala da gioco online per avere l’accesso alla lobby multiplayer.
Una volta ottenuto l’ingresso e possibile scegliere tra le classiche partite Sit&Go a soldi. Queste sono elencate per diritto d’ingresso e vincita, oltre che per il punteggio necessario a vincere la partita. I punteggi possono richiedere 1 singolo punto, 50 oppure 100, dove le partite a un punto prevedono di giocare una sola mano secca, mentre le altre si articolano su più mani consecutive.
I diritti d’ingresso alla sala da gioco online e le relative vincite aumentano in proporzione e partono da 1 euro di diritto d’ingresso fino a 100 euro con vincite proporzionali al numero di partecipanti. Sono disponibili partite sit & go online da 2 a 8 giocatori. Al momento non ci sono offerte nella sezione dedicata ai Tornei, in compenso ci si può divertire gratis partecipando alle sfide “For Fun“, dove non è richiesto un diritto d’ingresso per giocare e, di conseguenza, non ci sono soldi in palio.
Il consiglio, come sempre, è quello di giocare il più possibile anche per prendere confidenza con il funzionamento del gioco e dei suoi comandi. L’interfaccia è pensata per dare tutte le informazioni a colpo d’occhio e per un controllo agevole via mouse di ogni aspetto, dato che basta cliccare sugli appositi pulsanti per pescare e scartare le carte, ma un po’ di pratica non fa male, soprattutto per ciò che riguarda il modo in cui si possono sistemare le carte nella propria mano cambiando loro di posto.
Nulla di difficile, intendiamoci, ma è sempre meglio padroneggiare ogni singolo aspetto del gioco, comandi compresi, prima di buttarsi nelle partite a soldi. In questo modo la nostra concentrazione potrà essere indirizzata esclusivamente alle carte e non al modo in cui l’interfaccia ci permette di giocarle.