Il Blackjack è tra i giochi più richiesti e praticati in tutti i tipi di casinò. Dove comunque la sua fama è più sentita nei Casinò Usa, il Blackjack nasce dal gioco francese denominato “ventuno”. Il nome che ancora oggi usiamo nasce dai bonus stabiliti negli anni ’50 per i giocatori che avessero in mano un asso di cuori insieme ad un jack di cuori o di fiori.

Su entrambe le latitudini dell’Atlantico, il mito del BlackJack continua ancora oggi: lo provano gli i fanatici e studiosi matematici alla ricerca sempre della combinazione più vantaggiosa e le tante partite nei fare film come Rain Man e tanti altri film che hanno come soggetto i giochi casinò

l calcolo delle probabilità è essenziale nel gioco d’azzardo e in particolar modo nei giochi di carte come il l Black Jack, in cui il giocatore o più giocatori di casinò sostanzialmente si trovano di fronte a delle scelte dalle quali dipende il loro risultato. Il calcolo delle probabilità permette di sapere quanto denaro potrà essere vinto e quanto perso in media per ogni mano di blackjack , in particolare in tempi lunghi.

Poi interviene il caso e la fortuna che modifica le aspettative dettate dal calcolo delle probabilità soprattutto in tempi brevi: comunque sia, giocare con probabilità a proprio favore è fondamentale per un giocatore costante, che intende assolutamente ottenere delle vincite importanti. Comunque possiamo affermare che giocare a blackjack è sicuramente più difficile di tanti altri giochi d’azzardo perché in questo gioco casino, occorre anche saper giocare bene e studiare un poco le carte uscite.

Se parliamo di blackjack online o tradizionale, parliamo sicuramente del gioco più diffuso del mondo, molto simile a quello che in Italia viene chiamato sette e mezzo. Ma ci sono francesi che lo considerano una variante del baccarà e dello chemin de fer. A questo proposito occorre precisare che sulla origine del blackjack esistono opinioni contrastanti.

In un trattato del 1875 viene presentato come vingt-un che, una trentina d’anni dopo, diventa vingt-et-un. In seguito il blackjack ha assunto diverse altre denominazioni, tuttora in uso, quali ventuno, pontoon, vanjohn. Esistono tuttavia due possibilità di gioco del black jack. La prima è quella con cosiddetto banco fisso praticato nei Casinò; la seconda con banco alternato (che viene giocato in privato) in cui ogni giocatore, a turno, ha la possibilità di diventare mazziere.

Effettuate le puntate e quindi la smazzata, i giocatori(banchiere compreso) visionano le carte e quindi le scoprono in caso che la loro somma sia di ventuno (BLACKJACK); gli Assi valgono uno o undici a discrezione del giocatore a seconda delle circostanze del gioco. Se il ventuno d’entrata è del banchiere, questi vince subito tutte le puntate, a eccezione di quelle con il ventuno, a cui verrà restituita la posta. Se invece il ventuno(blackjack) d’entrata è di una o più giocatori e non del banchiere, questi vinceranno una posta doppia.

Se il banchiere non ha accusato un ventuno, ciascun giocatore ancora in gara, a turno e a partire dall’aletta, può o stare o richiedere una carta che viene data scoperta, e cosi via sino a che lo ritiene conveniente. Se un giocatore supera il punteggio limite di ventuno sballa e quindi lo annuncia ed esce dal gioco, perdendo la sua puntata, che viene subito incassata dal banchiere. Il banchiere poi è l’ultimo a giocare e decide se stare o prendere carte; se sballa, paga alla pari le puntate ancora io gioco, altrimenti, scoperte tutte le carte, vince i giocatori i giocatori con un punteggio inferiore al proprio e paga gli altri.

Le puntate pari vengono restituite. Raccolte poi tutte le carte della mano e riposte voltate al di sotto del tallone, si procede a una nuova mano; le carte vengono rimescolate solamente quando il tallone è esaurito(cioè quando si raggiunge la prima carta voltata) oppure quando il banco viene ceduto, il che avviene, secondo gli accordi, o dopo un numero prefissato di mani oppure ogni qualvolta appare un ventuno d’entrata che conquista il banco 8in caso di più ventuno d’entrata, spetta al primo) o ancora quando il banchiere passa.

E’ da citare una variante, TRENTUNO, che si differenzia esclusivamente per il punteggio del gioco. Il blackjack è forse uno dei più famosi giochi d’azzardo e per casinò. Dapprima in Francia come Vingt-et-un si sposta in Inghilterra come Pontoon, diffondendosi poi rapidamente a tutti i paesi di lingua inglese e in America come Blackjack. Il gioco è molto simile al Ventuno, con le seguenti differenze:  Le puntate sono effettuate solo dopo che tutti i partecipanti hanno visionato la prima carta del loro gioco.

Il Banchiere, visionate le carte, può decidere di raddoppiare le puntate: i giocatori che non acconsentono escono dal gioco. Qualunque partecipante rimasto in gara può ancora proporre un raddoppio della sua puntata. Il mazziere distribuisce poi la seconda carta, che è scoperta. Se il banchiere realizza (Pontoon), tutti i partecipanti pagano doppia posta e, se qualcuno ha anch’egli un Pontoon paga invece la posta semplice.

I giocatori possono effettuare il “raddoppio delle coppie”: quando cioè ricevono una coppia possono separare le due carte in due giochi distinti, mettendo in palio una nuova puntata. La duplicazione può ancora essere ripetute con carte consecutive, in caso di nuova coppia.   I giocatori possono anche effettuare il “raddoppio al buio”, chiedendo cioè una terza carta e unica carta coperta, dopo aver raddoppiato la puntata e scoperta la carta iniziale.

Taluni non accettano che questo tipo di gioco sia realizzato se non quando le prime due carte hanno somma di almeno dieci o undici punti.   Ciascun giocatore può anche ottenere di ricevere coperta la terza e anche altre eventuali carte, pagando ogni volta una somma stabilita, ma sempre superiore alla sua puntata e mai inferiore alla puntata minima. Tale somma viene poi aggiunta alla posta del giocatore.   I risultati alla pari sono sempre vinti dal banchiere.  

Sono previste infine alcune combinazioni speciali, che hanno diritto a un pagamento particolare, indipendentemente dal risultato del banchiere. Possono venir fatte solo dalle punte e sono:

a) combinazioni si 5,6,7 carte con un punteggio non superiore a ventuno, che ricevono rispettivamente 2,4,8 volte la posta;

b) un ventuno ottenuto con un 6,7 e un 8 = 2 volte la posta;

c) un ventuno ottenuto con un tre 7 (Royal Pontoon) = 3 volte la posta.

Il black jack o ventuno

Il tavolo da gioco ha 7 caselle di forma rettangolare, disposte in semi cerchio, occorrenti per mettere le fiches puntate. Dalla parte di queste caselle siedono sette giocatori che puntano, in generale, ciascuno sulla propria casella, ma possono puntare anche su quelle degli altri. Naturalmente le puntate seguono la sorte del gioco corrispondente alle caselle dove sono messe.

Così pure in piedi può esservi un numero qualsiasi di giocatori che non ricevono le carte ma possono puntare su una o su più caselle seguendo la sorte dei giocatori che non ricevono le carte ma possono puntare su una o su più caselle dove sono state effettuate le puntate.  

Dalla parte opposta siede l’impiegato che funziona da banco, distribuisce le carte, paga le puntate vincenti e ritira quelle perdenti. Il gioco viene effettuato con quattro mazzi di 52 carte. I giocatori, da sinistra verso destra, hanno diritto (se vogliono e lo ritengono opportuno) di mescolare le carte da gioco, che vengono immesse nella scatola (sabot).

A questo punto, il banchiere (impiegato della sala da gioco) comincia a distribuire le carte e, procedendo da sinistra verso destra, ne mette sul tavolo una per casella e ne mette una per sé, tutte visibili ai giocatori. Poi una seconda distribuzione, ma questa volta scoperte e ben in vista e non fa vedere la sua. Il valore delle carte è il seguente: gli assi valgono 1 o 11 a seconda dell’opportunità, le carte dal 2 al 10 valgono per il loro valore effettivo; tutte le figure contano 10. Ora ciascun giocatore, sempre a turno da sinistra verso destra, inizia il suo gioco.

Egli può chiedere quante carte vuole – che gli saranno date tutte scoperte – cercando di avvicinarsi quanto più possibile a ventuno senza superarlo. Se lo supera ha sballato e perde immediatamente la sua posta insieme a tutte le altre che sono state puntate sulla sua casella. Il ventuno, punto massimo raggiungibile senza sballare, è realizzabile in due modi: o mediante la richiesta di altre carte o con due carte sole, un asso (che in questo caso si fa valere 11) ed una figura o un 10.

Il ventuno con due carte sole si chiama black jack e corrisponde al nostro sette e mezzo legittimo; vince immediatamente e viene pagato 3 a 2, cioè una volta e mezzo la posta. Pareggia se anche il banco ha realizzato black jack. Quando tutti e sette i giocatori hanno effettuato il loro gioco, il banco scopre la sua carta ed effettua il suo.

A gioco avvenuto il banco paga le poste vincenti, ritira quelle perdenti e lascia quelle che pareggiano e che possono essere lasciate per il colpo successivo o ritirate. Ci sono, però, delle speciali circostanze che danno alcuni diritti ed alcuni obblighi. Se un giocatore, dopo la prima distribuzione, riceve due carte uguali ha la facoltà di dividerle e considerarle come due diverse giocate, chiedendo carte o restando per ciascuna di esse.

Deve, però, raddoppiare la sua puntata ed ottenere l’autorizzazione di tutti gli altri giocatori che hanno puntato sulla sua casella. Se le due carte uguali sono due assi può ricevere solo una carta per ciascuna giocata. Se la carta ricevuta è un 10 o una figura il punto è 21 e non black jack e viene pagato alla pari. La richiesta di carte o il loro rifiuto devono essere espressi in modo chiaro ed inequivocabile dicendo “carta” oppure “resto“. Non è ammesso dire, per esempio, “ne voglio ancora” o “ci sto”.

Se un giocatore lo fa viene subito richiamato dall’impiegato ed invitato ad esprimersi con le due parole rituali. Dopo la distribuzione delle prime due carte può avvenire che il banco abbia black jack. In tal caso il gioco non si effettua, il banco ritira tutte le poste meno quelle dei giocatori che, eventualmente, hanno anch’essi black jack. Può darsi che il banchiere abbia 16; in questo caso è obbligato a tirare qualunque siano i punti realizzati dai giocatori.

Può darsi che abbia 17; in questo caso è obbligato a restare qualunque siano i punti realizzati. Questo obbligo del banco è chiaramente scritto sul tavolo con le parole: dealer must stand on 17 and must draw to 16. Quando le carte del “sabot” sono finite vengono di nuovo mescolate dal giocatore di turno e quindi si riprende il gioco. Quando la prima carta del banchiere è l’asso, il giocatore può assicurarsi contro la possibilità che la seconda carta sia un 10 o una figura, il che darebbe un black jack al banchiere. Il giocatore che si assicura depone sulla linea “assicurazione”, in faccia alla sua posta, una somma al massimo uguale alla mezza posta iniziale. Se la seconda carta del banco è una figura o un dieci, l’assicurazione è pagata a 2:1.

Nel caso inverso l’assicurazione è persa viene persa e il gioco va avanti in modo normale. Due sono le probabilità che ha a disposizione il giocatore che ha meno di ventuno: fermarsi oppure chiedere ulteriori carte nuove. Restare significa accontentarsi delle due carte che possiede. Chiedere è invece necessario quando il punteggio delle due carte iniziali è lontano da quello considerato ottimale.

In questo caso le carte vengono servite scoperte, una alla volta, fino a quando il giocatore decide di “stare”, ovviamente senza superare il 21, ossia sballare.

Analizziamo ora, quando è opportuno fermarsi o chiedere altre carte. E’ restare con un punto uguale o superiore a 17; chiedere sempre quando il punto è inferiore a 11;

stare con 12 o più se la carta scoperta dal mazziere è un 5 o un 6 e chiedere con un punto inferiore;

restare invece con un 13 o più se la carta scoperta del banco è un 2, un 3 o un 4 e chiedere con un punto inferiore; restare con 16 e chiedere con 15 o meno se la carta del mazziere è un asso oppure una carta di valore 10;

chiedere anche con 16 se la carta del banco è un 7, un 8 oppure un 9. Occorre tenere presente che il banchiere è comunque avvantaggiato (le matematiche percentuali sono calcolate in modo perfetto), prima di tutto perché gioca per ultimo, incamerando immediatamente le puntate di tutti i giocatori che sballano.

Questo significa che ha incassato le puntate di coloro che sono usciti e che, nel caso in cui egli stesso sballi, risulta ridotto il numero di coloro che deve pagare. Un giocatore che abbia realizzato black jack riceve un pagamento di 3 a 2 (vale a dire del 150%) mentre il banco riprende sempre la propria quando è lui stesso a realizzarlo. Una circostanza simile si verifica una volta su 21 colpi, il che, se traduciamo il tutto in calcoli matematici, vuole dire una percentuale statistica del 2,3% a favore del giocatore. E’ chiaro che la combinazione più difficile da ottenere (con due carte) è di 21, cioè il black jack.

Al contrario, la combinazione più probabile (sempre con due carte) è, strano a dirsi, il 20. Inoltre le probabilità di migliorare la situazione con la terza carta sono reali unicamente partendo da un punteggio inferiore o uguale al 14: dal 15 in poi i pericoli di sballare diventano superiori alle probabilità di migliorarlo.