Sala da gioco, dal pomeriggio alle ore notturne (dipende dagli orari del casinò). Ambiente legante e raffinato, l’attenzione dei giocatori, movimenti studiati, eleganti e professionali, tantissime fiches pronte sui tavoli da gioco, che fanno capire immediatamente che tutto è pronte e le cose diventano molte serie. I giocatori si lanciano degli sguardi indagatori, per capire chi sarà il vincitore, croupier o dealer (dipende dal gioco) in abiti impeccabili, lanciano un mentale avvertimento: “Riuscirai a reggere a tanta tensione, sei pronto?”.

E’ opportuno fare una considerazione: il gioco di azzardo a questi livelli non si improvvisa, che il Poker è un gioco di psicologia unita alla strategia, oltre esperienza vissuta, che la Roulette nasconde vertiginosi calcoli statistici e che i più bravi a giocare, con tutte le eccezioni del caso, avranno sempre e comunque un consistente margine di vantaggio su chi è alle prime armi nella corsa al piatto o alla vittoria finale.

Bisogna essere onesti e ammetterlo: non e un campo di battaglia adatto a tutti. Deve essere anche per questo che i siti dedicati alle scommesse e al gioco a soldi (poker room, casino online, siti di scommesse sportive, almeno qualcuno per il momento) hanno cominciato a popolarsi dei più semplici, colorati e divertenti “Skill Games”: non serve indossare un abito elegante da sera (smoking), c’è una musica che ci fa compagnia e i calcoli matematici non sempre occorrono, ma l’adrenalina per la vincita rimane intatta, le somme in denaro sono importanti e, soprattutto, la sorte il più delle volte non fa la differenza.

Lo confermano le parole di un giocatore che ha il nickname di “Andrew1977”, vincitore di un torneo Jackpot da più di tremila giocatori sul sito di King (che oltre ad avere un’autorizzazione AAMS per gli Skill Games é anche fornitore): “il fattore fortuna e importante ma non quanto le altre qualità. E’ proprio per questo che mi sono avvicinato al mondo degli Skill Games, perché l’abilità e la pratica permettono di raggiungere risultati importanti.

Si può dire che si gioca e si vince, ma i più bravi vincono di più (meritocratico). Divertimento, vincite e meritocrazia sono parole che stanno bene insieme, quindi vale la pena di scoprirli questi Skill Games, cominciando magari dall’inizio per capire cosa sono e da dove vengono. 

All’inizio si giocava nei locali pubblici

All’inizio degli anni 80 , un giovane avventore poteva entrare in qualunque locale pubblico (di solito un bar) ed avere la certezza di ascoltare una canzone del complesso del momento in sottofondo, oltre una macchina di legno colorato con uno schermo incastonato, un paio di pulsanti e una levetta chiamata joystick. Il termine corretto era cabinato. Erano i “nonni” dei videogiochi moderni. Questi cabinati si rivelarono ingordi di monete da 100 Lire, ne ingurgitavano quantità spropositate in cambio di epiche partite a titoli come Space Invader; Breakout, PacMan.

La semplicità era disarmante, la giocabilità era tanto pura che nessuno poteva sperare di resistere, ma le idee erano cosi geniali da essere sopravvissute fino a oggi. Che ci si creda o no, i moderni Skill Games nascono da qui. I veri videogiochi seguono uno sviluppo parallelo su macchine come Atari, Vic20 e Commodore, ma nei cabinati si trova lo spirito del divertimento immediato e senza compromessi. Gli obiettivi sono chiari: abbattere una parete di mattoncini, sterminare a cannonate un’orda aliena, mangiare tutte le palline. I comandi sono semplici e tutti possono giocare, ma è solo con la pratica che si vince.

Il premio é la soddisfazione di avere completato il livello o di avere fatto più punti dell’amico superando il suo record. Sono gli stessi elementi che caratterizzano gli odierni Skill Games, con l’unica, differenza che oggi i premi sono in denaro. Un po’ come dire che i ragazzi degli armi ’80 con i capelli impiastrati di gel oggi possono provare a farsi restituire un po’ di tutte quelle monete infilate nella pancia dei cabinati da bar.

La casualità

Con un salto degno della macchina del tempo si ritorna al presente e si scopre che nei bar i cabinati sono scomparsi, sostituiti da ogni genere di slot machine. I videogiochi “veri”, in compenso, sono cresciuti e si sono sviluppati. Molto. Qualcuno potrebbe dire anche troppo. Sono graficamente meravigliosi, sono complessi, sono smisurati. Un mondo decisamente troppo vasto per chi non dispone di conoscenze adeguate e computer all’avanguardia, ma accade qualcosa di completamente inaspettato, un fenomeno che si é diffuso alla velocità della luce avvalendosi delle straordinarie possibilità offerte dalla Grande Rete.

Alcuni piccoli e apparentemente innocenti giochi si diffondono a macchia d’olio, coinvolgendo milioni di persone in frenetiche partite da pochi minuti. Qualche titolo? Zuma, Bejeweled e Zoo Keeper sono i primi che balzano alla mente. Che cosa hanno di speciale questi giochi per riscuotere un successo tale da annichilire persino le mega produzioni delle industrie video-ludiche, che investono budget da milioni di dollari per produrre videogiochi da primato che poi restano sugli scaffali?

E’ più facile dire cosa “non” hanno, in realtà. Per esempio non hanno una grafica stellare, non hanno migliaia di opzioni, non hanno comandi complessi che richiedono la lettura di voluminosi manuali e non hanno dalla loro un pubblico ormai viziato dal progresso tecnologico e dal realismo a tutti i costi. Questi semplici “giochini” prendono il nome di Casual Games, che indica un prodotto dedicato proprio al giocatore occasionale, e funzionano alla grande perche si basano sul principio elementare della domanda e dell’offerta.

Da una parte tante persone che hanno voglia di giocare, dall’altra un prodotto che soddisfa questo bisogno alla perfezione. La grafica é semplice e colorata, i comandi tanto ridotti da richiedere praticamente un solo pulsante, gli obiettivi sono chiari e le partite sono brevi, ideali per una pausa pranzo o un momento di relax.

Il principio dietro i casual games, dunque, é esattamente lo stesso dei vetusti cabinati da bar. L’offerta si moltiplica, nascono siti dedicati solo ai giochi di questo tipo, con decine di titoli che mettono alla prova i riflessi, il colpo d’occhio, la concentrazione e la memoria. Cosa potrebbe essere più indicato per essere trasformato in gioco a soldi?

Ed é proprio quello che succede. A oggi, secondo una ricerca del dipartimento di ingegneria gestionale del Politecnico di Milano, oltre il 70% degli operatori offre gli Skill Games come possibilità di gioco ed é interessante notare che “nel primo trimestre del 2010 il gettito derivante dagli Skill Games arriva addirittura a superare il 50% del gettito totale garantito dai giochi online”. Niente male per dei “giochini”.

Conosci i tuoi difetti!

Le dinamiche di funzionamento degli Skill Games spaziano tra diversi generi che comprendono anche i giochi di carte tradizionali, seppure in forme a volte modificate o semplificate. Questo significa che esiste la concreta possibilità di trovare almeno un gioco che si adatti al meglio alle caratteristiche di ogni singolo giocatore.

Tanto per fare un esempio, chi non riesce proprio a contenere le proprie emozioni difficilmente diventerà un buon giocatore di poker, ma potrà ottenere risultati ottimi con qualcosa che metta alla prova altre abilita. Dando un’occhiata al sito di King si trovano, oltre ai giochi di carte, i rompicapo, i giochi di strategia, quelli d’azione, quelli di parole e quelli sportivi.

Dopo un iniziale periodo di esplorazione, quindi, non sarà troppo difficile capire quali sono i giochi più adatti alle proprie caratteristiche, quelli con i quali si ottengono risultati migliori e quelli che invece é meglio lasciare ad altri. Abbiamo manualità e muoviamo il mouse come un’estensione della mano? I giochi d’azione fanno leva proprio su questo. Riusciamo a distinguere a colpo d’occhio le forme e i colori anche in grande quantità? Sfruttiamo questa capacita con i rompicapo.

Possiamo contare su una vasta conoscenza del vocabolario e su un pensiero veloce? I giochi di parole sono quello che fa per noi. Non possediamo nessuna di questa capacità, ma la nostra memoria visiva è imbattibile?

Ci sono tornei di Mahjong nei quali potremmo non avere rivali. In questo senso un po’ di sana autocritica e una discreta conoscenza di sé possono fare molto comodo nell’individuare qual è il gioco giusto sul quale concentrarsi per avere successo. Meglio pero non dimenticare un aspetto fondamentale, che é quello del divertimento.

E’ più facile che i risultati arrivino quando ci mettiamo all’opera su qualcosa che fondamentalmente ci piace, che ci diverte. Quindi non dovrebbe essere l’entità del premio o il numero di giocatori in lizza a costituire lo sprone, ma il semplice fatto di provare piacere giocando. Se poi la scelta diventa ardua a causa dell’elevato numero di titoli disponibili. Potremo cosi trovare il titolo perfetto e andare a colpo sicuro su qualcosa che ci piace.

Sara molto più facile progredire e migliorare se il gioco ci appassiona e scopriremo molto alla svelta che quelli che crediamo essere i nostri limiti possono essere agevolmente superati per arrivare in testa alle classifiche dei tornei. Insomma, se proprio non riusciremo ad arricchirci almeno avremo piacevolmente constatato che con un po’ di impegno é possibile diventare i numeri uno.

Scegliete il gioco migliore per voi

La scelta del gioco in base alle capacità è soltanto il primo passo da valutare per arrivare alla vittoria. Un altro punto da tenere in grande considerazione è come giocare. A parte quei giochi da tavolo o di carte come la Scopa, il Poker Dice o il Multiplayer BlackJack disponibili per esempio sul sito di Lottomatica, dove esiste una Lobby simile a quella del poker e dove esistono tornei programmati e partite sit & go, nella maggior parte dei casi, le forme di torneo riservate agli Skill Games sono sostanzialmente due: i tornei cash e i tornei Jackpot.

La differenza principale tra i due tipi di torneo, al di la delle diverse entità della vincita, sta nel fatto che i tornei cash sono slide testa a testa contro altri giocatori, mentre quelli a Jackpot prevedono partite singole dove si cerca di dare il massimo. In questo tipo di tornei é più facile entrare nell’ottica della competizione contro se stessi, dove tentare di superare il punteggio precedente per scalare la classifica e comunque stimolante. Ma e evidente che la rapidità di un torneo cash, una sfida diretta contro un singolo avversario, ha un sapore del tutto diverso.

Come diceva un famoso stratega: “Nessun piano di battaglia sopravvive al contatto con il nemico”. Anche in questo caso, quindi, vale la pena fare qualche considerazione a proposito delle modalità di gioco, delle nostre caratteristiche e dei risultati che ci si aspetta di ottenere. Non importa che normalmente i tornei tendano ad accoppiare giocatori più o meno di pari livello, non importa che ognuno giochi “autonomamente” la propria partita, una certa ansia da prestazione può sempre subentrare e rendere nervosi rischiando di compromettere il risultato finale.

Ci sono diversi modi per superare questa difficoltà. Chi “sente” molto il confronto dovrebbe fare conto sul fatto che l’avversario è, a tutti gli effetti, invisibile giocando attraverso il computer. Ci si può immaginare che dall’altra parte ci sia qualcuno che, non potendo ugualmente vederci, abbia gli identici “timori”. Non si tratta di partite Multiplayer dove lo scontro tra i due giocatori é diretto, ma di partite, per cosi dire, indipendenti, dove alla fine si porta a casa la vincita chi ha ottenuto il punteggio più alto. Dei mini-tornei nei quali non ci si confronta con tanti invisibili avversari, ma con uno solo.

Non è per niente detto, insomma, che l’altro giocatore sia più bravo di noi, ma se questo non dovesse bastare allora il modo migliore è, come sempre, quello di avvicinarsi poco per volta al gioco. Partite con un costo di ingresso di 50 centesimi sono un buon sistema per avvertire comunque l’eccitazione della posta in gioco senza per questo doversi preoccupare eccessivamente di un’eventuale sconfitta.

Dato che poi la vittoria produce autostima e sicurezza, e considerando che i siti propongono tornei cash con puntate crescenti ma senza sbalzi esagerati, si potranno poi tentare puntate leggermente più alte, magari da 1 euro e via via procedere in base ai risultati ottenuti e alla maggiore tranquillità acquisita. Nonostante tutte le accortezze, potremo comunque scoprire che il confronto in stile “o la va o la spacca” proprio non fa per noi.

Non c’e niente di male e i tornei Jackpot rappresentano comunque una validissima alternativa. Anche in questo caso il confronto con gli altri giocatori è inevitabile, ma quella che conta é la nostra prestazione migliore quindi siamo noi i rivali di noi stessi. I tornei jackpot hanno scadenze prefissate al termine delle quali il montepremi viene assegnato al punteggio migliore, perciò c’é tutto il tempo per concentrarsi e dare il massimo contando anche sul fatto che i diritti di ingresso sono generalmente molto abbordabili, il più delle volte si tratta di 1 euro, quindi niente paura e ricordiamo che le vittorie passano necessariamente attraverso il confronto. Si può perdere combattendo, ma non si può vincere senza combattere.

Giochi belli ma difficili

La tipica frase “C’e solo l’imbarazzo della scelta” e più che mai adeguata quando si tratta di varietà dell’offerta nell’ambito degli Skill Games. Parliamo di molte decine di titoli che affondano più o meno tutti le loro radici nei Casual Games, che a loro volta, come abbiamo visto, si rifanno ai giochi da bar o da sala giochi anni ’80. La meccanica dei “tre in fila” è una delle più sfruttate per i giochi rompicapo come l’ormai celebre e giocatissimo Bejeweled 2, ma non mancano i tradizionali solitari o i giochi di carte come il Multiplayer BlackJack o la Briscola, nei quali pero la partita avviene contro un giocatore in carne e ossa seduto allo stesso “tavolo”.

Fin qui le proposte, chiamiamole cosi, classiche, ma osservando con attenzione si trovano anche giochi a dir poco originali. Che ne dite per esempio di Goldfish Bowl? Niente male l’idea di vincere un Jackpot attualmente superiore ai 100 euro cercando di pescare hot dog e bicchieri di vino rosso da un acquario, Vero? E riordinare dei gatti colorati stesi su un pianoforte non è forse un passatempo intrigante? E il tema di Cat Carner, con un montepremi di 50 euro in crescita.

Può far sorridere, ma anche evitando di considerare l’aspetto economico della questione, non é possibile negare che spesso questi giochi contengono idee brillanti e intelligenti in quanto a ideazione e meccaniche. Anche i giocatori più seriosi si stanno accorgendo che un approccio più semplice e diretto non é necessariamente sinonimo di banalità, prova ne sia che al momento di scrivere queste pagine il sito di King vede i suoi due Jackpot più alti assegnati a Pool King, un gioco di biliardo, e Amazing Adventures, che é un divertentissimo trova oggetti.

Si parla di 1500 euro di vincita che, meglio non dimenticarlo, equivalgono a un ottimo stipendio mensile. Noi li abbiamo provati tutti e siamo felici di poter dire che Andrew1977, il già citato giocatore vincitore di un jackpot, ha perfettamente ragione: la fortuna non c’entra quando si tratta di calcolare con precisione a occhio nudo la traiettoria di una palla da biliardo o di individuare un oggetto nascosto in una schermata, contano l’attenzione, il colpo d’occhio, la concentrazione e la memoria.

Non è necessario essere nati campioni o avere la dea bendato al proprio fianco, perché tutti indistintamente possono giocare con ragionevoli speranze di vittoria. Vince chi e bravo, ha talento per quel gioco e si é esercitato a lungo magari con i tornei gratuiti, vince chi si diverte senza prendersi troppo sul serio e vince anche chi gioca puntando soltanto 50 centesimi per volta. Gli Skill Games sono meritocratici, e per questo ci piacciono.