Casinò Di VeneziaHa davvero del clamoroso, le notizie che nei giorni passati sono rimbalzate che riguardano lo storico e famoso Casinò di Venezia. Notizie che se confermate fanno venire i brividi a tutto l’entourage della sala da gioco e non solo, l’ipotesi è di un ridimensionamento o cosa più preoccupante la chiusura del Casinò veneziano anche se per un periodo non ben specificato.

Prima di fare una diagnosi definitiva e bene evidenziare come “Radio del popolo” non abbia trovato dei riscontri, in verità ne negativi e ne positivi. Vittorio Zappalorto, il commissario della prefettura del comune di Venezia, oltre Vtito Tatò (sub commissario delegato), non hanno rilasciato nessun commento in merito alla grave questione legata alla sala da gioco veneta.

Sindacati allarmati

Il solo pensare a tale situazione, tuttavia ha messo in allerta l’Slc-Cgil (la sigla del sindacato dei dipendenti del casinò lagunare). Infatti sembra che questa possibilità possa dare una nuova dimensione al ribasso ai servizi offerti dal Casinò di Venezia, o di addirittura arrivare alla chiusura dei tavoli da gioco, con un unico obiettivo, ossia quello di provocare un esubero di dipendenti, praticamente il metodo più veloce per abbattere i costi del lavoro. La somma da recuperare con grande celerità è di circa 4,5 milioni di euro, anche se i sindacalisti avvertono: il Casinò di Venezia Gioco, una delle due aziende che compongono il casinò lagunare, ha il bilancio a posto.

Infatti non tratta di una azienda in passivo di bilancio o in crisi e in modo particolare, non eroga servizi, nonostante che faccia avere dei profitti al Comune, anche se in realtà molto meno rispetto agli anni passati. Sempre il sindacato dei lavoratori del Casinò, ha rammentato come 3 anni fa fu fatto un accordo con il sindacato che fece risparmiare all’azienda all’anno ben 2,5 milioni di euro, con il personale che accettò drastiche misure pur di non perdere l’impiego. In seguito, come è risaputo, è cominciato un iter che avrebbe avuto conclusione con la privatizzazione dell’azienda, mai arrivata.

Come si sa, il processo, ha avuto una brusca interruzione prima con l’asta (giugno), praticamente andata deserta e poi causa lo scandalo che ha coinvolto Giorgio Orsoni allora sindaco e che ha spazzato via la giunta del comune. A causa della grave crisi economica, purtroppo, è stata colpita anche la sala da gioco veneta, quindi sono mancate le risorse economiche per investimenti mirati a favore del Casinò veneto, mettendo via anche varie misure che erano già in programma.

Ad oggi il sindacato ha timori riguardo la superficiale gestione adottata negli anni passati e questo possa avere ripercussioni gravi sui dipendenti. Si attende un incontro fra le parti Vediamo cosa c’è in ballo, il momento è molto difficile ed è questo che i sindacalisti vogliono incontrare al più presto Vittorio Zappalorto. Una richiesta fatta immediatamente dopo l’arrivo del Commissario prefettizio, ma per il momento non soddisfatta, di certo e che il sindacato non vorrà fare alcun sconto.

Infatti, l’Slc-Cgil, con un comunicato ufficiale inviato alcuni giorni orsono, fa sapere di non essere propenso a trattative di fine saldi, ma comunque di essere a disposizione per cercare una soluzione che soddisfi tutte le parti in causa.