La Corte vota a favore del referendum sul Casinò Richmond

La Corte vota a favore del referendum sul Casinò Richmond

Il dramma di Richmond non sembra finire presto, secondo le ultime notizie. Dopo una serie di disaccordi e opinioni diverse tra le parti interessate, una corte circoscrizionale di Richmond ha deciso di ascoltare ancora una volta opinioni diverse e ha votato a favore di un nuovo referendum.

In attesa del referendum:

La città di Richmond ha presentato una petizione chiedendo un altro referendum sui casinò e, dopo l’approvazione, è stato deciso che si sarebbe tenuto il 7 novembre.

Il 15 agosto, la Richmond Lodge No. 1 dei Good Lions, Inc., un’organizzazione locale senza scopo di lucro, ha presentato una mozione per impedire lo svolgimento del referendum. La questione in questione era se il governo dovesse consentire la costruzione di un nuovo casinò nella zona sud di Richmond, e all’epoca il referendum fu sospeso.

Tuttavia, i sostenitori del casinò non erano soddisfatti della decisione e non volevano arrendersi senza un’ultima battaglia. William Marchant, un giudice della Circuit Court di Richmond, ha affermato che avrebbe depositato una sentenza sulla mozione il 23 agosto.

Il destino del nuovo casinò è ancora sconosciuto poiché sia ​​la città che l’organizzazione hanno tre giorni dopo la sospensione per riflettere sulle loro argomentazioni e preparare le cause a favore di entrambe le opinioni.

Tra le ragioni per opporsi al referendum, l’organizzazione no-profit ha indicato che la decisione della corte era incostituzionale. Tuttavia, ci sono anche ragioni più vicine a noi: temono che i loro affari ne risentiranno dal momento che ospitano eventi di gioco di beneficenza in città.

Le prime parole sul nuovo casinò di Richmond hanno iniziato a diffondersi nel 2021, e la ragione principale a favore è stata la creazione di posti di lavoro per i residenti, poiché il casinò genererebbe circa 1.300 nuovi posti di lavoro.

Le ragioni della decisione:

Marchant ha elencato due ragioni per tale decisione e ha spiegato che nessuno deve intervenire nel procedimento giudiziario e che la corte non può collegare il potenziale danno ai Good Lions con la decisione.

Nella sentenza ha affermato: “Questo procedimento giudiziario in cui Good Lions cerca di intervenire è solo l’ultimo passo in un processo amministrativo per l’imposizione di un referendum sulla votazione. Non si tratta di un procedimento contraddittorio con parti avverse e questioni da dibattere. Non ci sono ricorrenti o imputati, non vi è alcuna contestazione di diritti e, come tale, la Corte ritiene che questo limitato procedimento giudiziario non contraddittorio non sia suscettibile di intervento da parte di una parte che cerchi di far valere o proteggere pretese o diritti. Inoltre, la Corte ritiene che Good Lion non abbia individuato alcun “diritto” coinvolto in questo limitato procedimento giudiziario”.

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