Il 18 luglio è stata una data destinata a rimanere negli annali del poker online perché finalmente viene consentita anche la modalità cash game anche in Italia. Non più, quindi, solo nella modalità torneo a eliminazione, con quota fissa di partecipazione e una stabilita durata, ma sessioni con soldi reali, in cui ogni singolo giocatore sceglierà con quanto sedersi al tavolo e per quanto tempo giocare (con un massimo di 1.000 euro per sessione di gioco).
Dopo tante chiacchiere, tutto è partito, con l’autorizzazione da parte dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato) attraverso a una circolare, in data 10 giugno 2011. Quindi, i concessionari provvisti di licenza avranno facoltà di offrire i nuovi giochi online previsti dalla normativa, come, il poker in modalità cash game e giochi casino online (Roulettee, Video Poker, Blackjack).
Nuovi protagonisti
Questa importante novità sicuramente il mercato ne trarrà dei buoni benefici. Perché se è vero che i primi mesi del 2011 hanno fatto registrare per la prima volta dalla liberazione (09-2008 una discesa con un -11,6%, in maggio, -12,7%, in giugno per un complessivo -6,9%, se si confrontano i primi sei mesi), è anche vero che nei Paesi dove è già legale, la modalità cash game incide in modo complessivo per oltre la metà e più del mercato (in Francia la % del 2010 è circa al 75%).
Non è sicuro che nel nostro Paese sarà così, in modo particolare perché da oltre da due anni ci siamo abituati a giocare solo tornei. Comunque, le previsioni parlano di una raccolta complessiva che dovrebbe raggiunger i 6 miliardi di euro contro la fine dell’anno (contro i 3,5 nel 2010), ma anche volendo essere meno ottimisti è comunque molto probabile che un significativo incremento effettivo del gioco ci sarà. Staremo alla finestra.
Quello che invece è al momento inequivocabile è che si sono moltiplicate le concessioni (200) per offrire il poker online (oltre ai casino online, agli altri giochi di abilità, o skill games e alle scommesse sportive) e, di conseguenza, l’offerta complessiva per l’utente finale, ossia il giocatore. Il rischio di essere spiazzati di fronte a un qualcosa di assolutamente nuovo è alto e, quindi, il nostro compito sarà quello di guidare i nostri utenti passo passo in quella che è, a buon diritto, una vera rivoluzione.
Compito dei nuovi concessionari sarà invece quello di farsi conoscere al grande pubblico del poker online e casino online per far crescere la raccolta e quote di mercato. Quote oggi suddivise sostanzialmente tra quattro operatori (che insieme hanno oltre il 75%) lasciando a tutti gli altri solo le molliche, o poco più. Ma con un’offerta decisamente più vasta è prevedibile che anche la stessa suddivisione del mercato subirà, almeno nel primo periodo, grossi mutamenti, per poi assestarsi durante i prossimi due anni.
Soprattutto perché tra i nuovi concessionari ci sono importanti nomi del poker mondiale che arrivano in Italia per recitare un ruolo da protagonisti assoluti. Autolimitazione
Si parla di uno strumento molto importante, previsto dallo stesso legislatore, che obbliga ogni giocatore a stabilire un tetto massimo di spesa nel momento dell’apertura di un conto di gioco sulle varie poker room online. Persi i soldi stabiliti, non sarà possibile ricaricare per tutto il mese. Il limite potrà essere abbassato in ogni momento, con effetto immediato. Sette, invece, i giorni di attesa quando si chiede di alzarlo.
Cash Game le 5 regole
1. I bui sono fissi e non possono aumentare (come in modalità torneo).
2. Si possono giocare al massimo 1.000€ per ogni sessione di poker.
3. Non ‘c’è una limitazione di tempo, né minimi e né massimi. Si può giocare anche una sola mano ed uscire dal tavolo.
4. Non ci sono eliminati e quindi vincitori, ma solo chi guadagna denaro e chi lo perde.
5. Durante una sessione di gioco, la composizione del tavolo può variare in modo continuo, con giocatori che escono ed entrano nella partita.