
Parlando di gioco d’azzardo, nel presente, la più importante novità riguarderà la denominata “Tassa della Fortuna”, ovvero la percentuale che lo Stato italiano decurta su tutte le vincite ottenute dai giocatori di ogni settore. Il Sole 24 ore, alcuni giorni fa, ha riferito che quest’aumento sarà in pratica 1/5 della vincita che ha ottenuto il giocatore.
Arrivato il nuovo anno e come sempre accade, a prescindere dal tipo di Governo, in arrivo delle tasse nuove, che andranno ad arricchire le casse dello Stato italiano a discapito dei giocatori.
Sembra proprio questo il “regalo” per festeggiare il nuovo anno, per quanto riguarda il settore del gioco d’azzardo online e terrestre. La manovra, in effetti, riguarda un settore che in modo continuo subisce delle modifiche in punti diversi, che dovrebbe in modo definitivo entrare in azione all’inizio del 2020.
Facciamo chiarezza con numeri precisi riguardo la Tassa della Fortuna
Nel settore delle video lotterie, la tassa della fortuna sulle vincite, che saranno superiori a “soli”, 200 euro subirà un prelievo del 20%. Mentre per la totalità degli altri giochi, la stessa percentuale di prelievo sarà applicata per vincite superiori a 500 euro.
Le voci di corridoio dicono inoltre, che il Governo italiano stia pensando seriamente di tassare i vincitori fortunati (Il primo vincitore è sempre lo Stato italiano e senza tasse), anche per somme in denaro molto più basse, addirittura superiori a 25 euro.
La manovra sopra scritta, di fatto, è stata resa nota come un probabile obiettivo per rinsaldare le casse dell’Erario, auspicabile in modo particolare a fronte d un rinvio sulla tassazione che riguarda la tassazione sulle bevande zuccherate e per la plastica (un problema molto di moda e quindi sfruttato dal Governo).
Certamente, la totalità dei provvedimenti in essere, ma anche quelli attuati prima spingono sempre più gli appassionati di giochi d’azzardo verso giochi sul web che non sono tassati. Per questo motivo, la previsione per i casinò digitali sul territorio italiano nel 2020 possano essere molto positive. Inoltre a favore di questa previsione anche le garanzie migliori sulla sicurezza, che i portali di gioco hanno offerto in questi ultimi anni.
La tassazione sui giochi d’azzardo, tuttavia, continua a dividere le opinioni in Italia, sia fuori, sia all’interno dell’assetto politico. Da una parte chi considera queste tassazioni una fondamentale energia per le tasse dello Stato, dall’altra chi ha la speranza che questa possa in qualche modo a ridurre in modo importante il grave fenomeno del gioco convulsivo.
In aggiunta a queste due fazioni, vi sono altre persone che mettono i bastoni alle ruote e questi sono perlopiù addetti del settore, che come obiettivo primario, vogliono una tutela verso le continue rettifiche ideate dal Governo italiano.
Per terminare
Il Governo sia vecchio, sia nuovo (uno ogni sei mesi ormai), non votato dagli italiani, non capisce, anzi fa finta di non capire, che tutto questo andrà a favore del gioco illegale, dopo anni di battaglie per un gioco sicuro e trasparente.
Il veto di pubblicità voluto dal Governo di Maio (5 Stelle), sta generando molte difficoltà nel settore e questo pesa anche sull’occupazione. I grandi gruppi si stanno organizzando e stanno mettendo in atto pubblicità alternative, come per esempio William Hill e altri, che si spacciano per aziende che si occupano di notizie sportive, ma che infine lo scopo è di far scommettere i giocatori.